IL VANGELO DI SAN MARCO NARRA CHE GIUSEPPE FOSSE UN RISPETTABILE MEMBRO DEL SINEDRIO:
LA SUPREMA CORTE GIUDAICA, L’ORGANO AMMINISTRATIVO DI PIÙ ALTO GRADO.
QUINDI GIUSEPPE ERA UNO DEI CAPI DEL POPOLO, UOMO MOLTO RICCO E GRAZIE ALLA SUA POSIZIONE SOCIALE, ERA UNO DEI POCHI CHE POTESSE OTTENERE UDIENZA PRESSO IL GOVERNATORE ROMANO PONZIO PILATO.
QUESTA SUA POSIZIONE SOCIALE E POLITICA, ERA SENZA DUBBIO MOLTO UTILE PER LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO MA ERA ALLO STESSO TEMPO UN ENORME LIMITE PER AVVICINARE GIUSEPPE A GESU ED AI SUOI DISCEPOLI, ERA DUNQUE UN LIMITE ALLA SUA STESSA CONVERSIONE.
Joseph of Arimathea Asset Management Foundation è un’organizzazione non pubblica e senza scopo di lucro che si propone di sostenere i preti cristiani, i monaci, le suore, i missionari religiosi e secolari, nelle loro necessità finanziarie quotidiane.
La Fondazione si ispira alla figura biblica di Giuseppe d’Arimatea, che si prese cura del corpo di Gesù Cristo. In modo simile, vogliamo prenderci cura di coloro che si sono dedicati con devozione alla Chiesa cristiana, rinunciando alla propria vita per l’evangelizzazione e la conversione del mondo; crediamo che queste persone rappresentino oggi il Corpo di Gesù Cristo.
Crediamo che coloro che si dedicano ad aiutare la comunità e promuovere la crescita spirituale meritino il massimo sostegno.
Attraverso la nostra fondazione, l’ obiettivo è fornire assistenza e risorse a queste persone affinché possano vivere pienamente concentrate sul cuore della loro missione, focalizzate sullo sviluppo della vita spirituale degli altri.
Fondatore
Vincenzo Trani ha fondato Mikro Kapital nel 2008 dopo aver acquisito una vasta esperienza e aver guidato iniziative di sviluppo nei mercati emergenti durante il suo lavoro presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e altre importanti banche private e gruppi industriali.
Conosciamo le difficoltà economiche in cui versano molti preti, suore, missionari e religiosi. Crediamo nell'importanza del loro lavoro e, quindi, forniamo sostegno finanziario e assistenza per aiutare a ridurre il carico che potrebbero affrontare. Riducendo le loro preoccupazioni finanziarie, li aiutiamo a concentrarsi sul loro sviluppo spirituale ed accademico e permettiamo loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per raggiungere i propri obiettivi.
Collaboriamo con organizzazioni e comunità religiose che stanno apportando un reale cambiamento nella vita delle persone e delle comunità. Lavoriamo con loro per identificare e promuovere progetti che affrontano le esigenze sociali, economiche ed umanitarie. Attraverso la collaborazione con istituzioni che condividono i nostri stessi valori, possiamo aiutare coloro che sono nel bisogno, sostenendo gli insegnamenti di Cristo e lo spirito di filantropia.
La formazione è una parte importante dello sviluppo personale e spirituale. Sosteniamo opportunità di formazione per religiosi e missionari al fine di comprendere le dottrine teologiche, sviluppare competenze di cura pastorale e acquisire abilità di leadership. Attraverso borse di studio, sovvenzioni e partnership con scuole, sosteniamo l'accesso a un'istruzione e una formazione di qualità fornendo ai leader spirituali gli strumenti necessari per diventare le guide delle loro comunità.
Tenendo conto degli scopi della Fondazione, essa garantirà il supporto finanziario occasionale, a breve termine e/o a lungo termine dei suoi beneficiari, che dedicano la loro vita alla diffusione del cristianesimo.
Aiutando le persone che hanno dedicato la loro vita ai valori del cristianesimo, la Fondazione si impegna a sostenere la crescita spirituale, rafforzare le comunità e contribuire al benessere delle persone.
La Fondazione opera a livello internazionale, riconoscendo che il bisogno di sostegno e orientamento attraversa i confini nazionali. Abbracciando la diversità e l’inclusione, la Fondazione favorisce un ambiente che celebra la ricchezza della diversità, della cultura e della fede.
Attraverso una gestione responsabile e finanziaria, la nostra fondazione garantisce che le sue risorse siano allocate in modo efficiente ed efficace per massimizzare l’impatto. Mediante una valutazione continua e l’adattamento della sua strategia, la Fondazione può adattarsi e rispondere alle mutevoli esigenze e sfide nelle comunità che serve.
Sostenere le attività, i progetti di beneficenza e l’istruzione di preti, monaci, suore, missionari religiosi e laici e educatori religiosi di qualsiasi denominazione delle Chiese cristiane in qualsiasi paese.
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita, e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone, per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.
Parola del Signore.
Risulta interessante trovare nella Liturgia dell’ultimo giorno dell’anno un Vangelo che parla “del principio”. La prima reazione potrebbe essere pensare che sia più adeguato per la Liturgia di domani. Invece no, e vedremo il perché.
Oggi la Parola ci propone uno dei testi più affascinanti della Bibbia, il Prologo di Giovanni, che ha destato grande curiosità tra gli esegeti. Tra i molti aspetti da approfondire, mi concentrerò sul percorso che la Parola/il Verbo compie nel Prologo.
Il Verbo era nel principio presso Dio, nell’eternità. In lui c’erano Vita e Luce degli uomini. Dio prepara l’incarnazione del Verbo mandando Giovanni, testimone di questa realtà eterna. Alcuni accolgono la testimonianza, altri no. Coloro che l’accolgono sono pronti per l’incontro con il Verbo incarnato.
Il Verbo eterno entra nel tempo: Vita, Luce e Amore si incarnano, mostrando la loro divinità in una carne uguale alla nostra. Il Prologo si chiude con il Figlio Unigenito, il Verbo incarnato, che ritorna al seno del Padre. Dopo aver compiuto la sua missione, torna là dove era nel principio, non più solo come Verbo, ma come Figlio Unigenito. L’incarnazione lo ha trasformato, portando con sé l’umanità intera: passata, presente e futura.
Colui che era “nel principio” si trova anche “alla fine”, dando grande significato a questo Vangelo per l’ultimo giorno dell’anno.
Il Prologo ci offre spunti per riflettere sull’anno trascorso:
Questa riflessione dà senso a concludere l’anno con un ringraziamento a Dio, che si è manifestato nella mia vita anche nel 2024 e continuerà a farlo nel 2025.
Auguri di buon fine 2024 e buon inizio 2025.
Pablo Muñoz
Missionario Verbum Dei, Camerun
In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà. Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa». Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
…Gesù stesso, inviando i discepoli in missione, dice loro: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato» (Mt 10,40). Bisogna che la gente possa percepire che per quel discepolo Gesù è veramente “il Signore”, è veramente il centro della sua vita, il tutto della vita. Non importa se poi, come ogni persona umana, ha i suoi limiti e anche i suoi sbagli – purché abbia l’umiltà di riconoscerli –; l’importante è che non abbia il cuore doppio – e questo è pericoloso. [..] E qui la nostra esperienza di sacerdoti ci insegna una cosa molto bella, una cosa molto importante: è proprio questa accoglienza del santo popolo fedele di Dio, è proprio quel «bicchiere d’acqua fresca» (v. 42) di cui parla il Signore oggi nel Vangelo, dato con fede affettuosa, che ti aiuta ad essere un buon prete! C’è una reciprocità anche nella missione: se tu lasci tutto per Gesù, la gente riconosce in te il Signore; ma nello stesso tempo ti aiuta a convertirti ogni giorno a Lui, a rinnovarti e purificarti dai compromessi e a superare le tentazioni. Quanto più un sacerdote è vicino al popolo di Dio, tanto più si sentirà prossimo a Gesù, e quanto più un sacerdote è vicino a Gesù, tanto più si sentirà prossimo al popolo di Dio.
Scritto da Vincenzo Trani
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sodoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Don Roustaveg è un sacerdote haitiano che ha studiato a Roma presso la Pontificia Università della Santa Croce. In questa intervista ci racconta che cosa significa essere cristiani in un paese piegato dalle catastrofi naturali, dalla corruzione e dalle bande armate, e come la Chiesa Cattolica stia affrontando queste sfide attraverso l’educazione e la formazione dei giovani.
18 LUGLIO 2023
Sappiamo delle difficoltà finanziarie su cui molte persone contano. Crediamo nell'importanza del loro lavoro e, quindi, forniamo sostegno finanziario e assistenza per aiutare a ridurre il carico che potrebbero affrontare. Riducendo le loro preoccupazioni finanziarie, li aiutiamo a concentrarsi sul loro sviluppo spirituale ed accademico e permettiamo loro di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per raggiungere i propri obiettivi.
Fondatore
Nato nel 1974, dopo la laurea e il completamento della sua specializzazione, ha lavorato per la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e da allora ha operato continuamente nei mercati dell'Europa dell'Est e dell'Asia Centrale.
Ha diretto iniziative di sviluppo per conto di importanti banche private e gruppi industriali per otto anni.
Ha ottenuto riconoscimenti ufficiali come iniziatore di alcuni dei più importanti progetti per le piccole e medie imprese in Moldavia, Tagikistan, Kazakistan e altri paesi.
Nel 2007 ha fondato General Invest e nel 2008 Mikro Kapital, un fondo di microfinanza per il finanziamento di piccole imprese nelle regioni, che si è affermato come una delle iniziative di maggior successo a livello europeo.